Swan spettacolo di teatrodanza

ideazione e interpretazione Aldo Rendina
accompagnamento alla creazione Federica Tardito


molto lontanamente ispirato a Swan Lake di P. I. Tchaikovsky
alcune musiche da Swan Lake
ri-elaborazione musicale Alessandro Achilli
disegno luci Lucia Manghi
costumi Monica Di Pasqua  

coproduzione Associazione Kado, Compagnia Tardito/Rendina, eUROPA tEATRI

Un ringraziamento ad Erminia Meriano e Marco Rendina

Swan

Swan, solo, chiuso nella sua stanza, covando quel bisogno di fantastico, surreale.
Un approccio al “Lago dei cigni” come moto per rinascere fedele a nessuna versione. 

Tutto è nato in un caldo pomeriggio d’estate, un ventilatore, una musica una danza in salotto, venuta fuori dal nulla.
Tutte una serie di coincidenze-segni mi hanno spinto a far conoscenza di Swan.
Tutto è partito da più lontano, con più estati sovrapposte, i sogni d’estate rimangono caldi più a lungo.

Sguardo sul lavoro     

Sono partito da alcuni elementi intorno all’opera “Il lago dei cigni” senza volerne fare una rilettura, percorrendo la via di un libero approccio. E’ stato un lungo covare, quella dimensione che comprende la cura, la vigilanza, l’attesa della schiusa, in fiducia che parlasse il frutto della creazione,  cercando di non incanalare anzitempo i suoi germogli.
Si scorge un uomo e il suo dare spazio a qualcosa di assurdo, inconsueto. Talvolta ne emerge l’innocenza, la parte fanciullesca che gioca scavalcando l’età, dando voce a più sentimenti, entrando in più stanze della propria anima incontrando il bisogno di evadere e di ribellione. Sullo sfondo un lago dalla superficie increspata e immortale.

Altri spunti  

La soglia, concreta e metaforica dimensione
sta là
ci dà un senso di inizio
a volte è un limite, a volte non è bene oltrepassarla.
A volte chiede di fermarci, quasi fosse un punto di raccolta per rientrare in sé prima di …
per non contare le innumerevoli volte che la attraversiamo senza che ci sia dato di accorgercene.